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La Bank of Japan fa la mossa a sorpresa, e il cross Usd-Jpy va ancora al rialzo

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Niente tapering, anzi la BoJ decide di aumentare l'acquisto di titoli per indebolire lo yen contro il biglietto verde

La guerra valutaria che ha al centro il dollaro e tutto attorno le altre valute è in atto, anche se ufficialmente non esiste e non è mai stata volutamente dichiarata. Ma c’è. Lo yen accusa una fase di debolezza sui mercati valutari, essenzialmente per una precisa scelta della BoJ (che tra poco vedremo) e per la doppia azione del rally azionario americano e dei dati poco incoraggianti relativi ai prezzi al consumo.
Andiamo per ordine.

La Bank of Japan questa mattina ha incrementato i suoi acquisti di bond a 5 e 10 anni. Una mossa che ha sorpreso un po’ tutti, e che fa capire come non sia nelle intenzioni della BoJ di dare luogo al “tapering”, ovvero la graduale riduzione dell’acquisto di titoli.
Anzi, la chiara intenzione di Tokyo è quella di far calare il valore della valuta nei confronti del dollaro.
La mossa sta funzionando, perché il cambio dollaro-yen (USDJPY) sale attualmente dello 0,36% a 114,96 (massimo a 115,31) mentre il cross euro-yen (EURJPY) segna 122,81 (+0,38%).
Qui sotto possiamo vedere l’andamento di Usd-Jpy.
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Inoltre questa mattina sono stati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica il dato sui prezzi. La spirale deflazionistica continua a preoccupare il Giappone, dove il CPI (indice dei prezzi al consumo) a gennaio ha registrato un calo di 0,2% su base mensile. Peggio del mese precedente, dopo invece la variazione era stata nulla.


Su base annua invece c’è rialzo dello 0,3% dal +0,5% di novembre, ma siamo ancora lontanissimi dal target fissato dalla BoJ che è al 2%.
Il dato core (cioè senza componenti più volatili, quali i cibi freschi) registra un -0,2% su base annua, mentre i prezzi al consumo dell’area di Tokyo a gennaio hanno segnato -0,4% su base mesile e +0,1% su tendenziale. L’indice core scende dello 0,4% su mese e dello 0,3% su anno. I dati di Tokyo sono ritenuti un ottimo anticipatore del trend di prezzi nazionale.

L’altro fattore che sta spingendo giù lo yen è il rally del mercato azionario statunitense. Il motivo è che la valuta giapponese ha un carattere difensivo, per cui quando Wall Strett va, questo finisce per penalizzare lo Yen e fare la gioia della Bank of Japan, che vuole una valuta più competitiva rispetto al dollaro.

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