Sono dati sul lavoro in chiaroscuro, quelli che arrivano dall’Australia. Questa notte l’Australian Bureau of Statistics ha reso noti alcuni report riguardo lo stato di salute dell’economia del lavoro, a cominciare dal cambiamento del numero di occupati.
Nel mese di dicembre il dato è stato molto positivo, perché a fronte di un cambiamento previsto di 10mila unità, la variazione è stata di 13,5. La maggior parte di questo incremento è frutto di impieghi a tempo pieno (9300) che non a tempo parziale (4200).
Allo stesso tempo però, sono arrivati esiti negativi dal tasso di disoccupazione, che sempre a dicembre è cresciuto passando da 5,7% (che era anche il valore previsto) a 5,8%. Questo lo porta ai livelli più alti degli ultimi sei mesi.
Il dato può essere spiegato con il maggiore tasso di partecipazione al mercato del lavoro, che è salito al 64,7% (più persone cercano lavoro, maggiore è la competizione per trovarlo e quindi il tasso di disoccupazione).
Infine, la variazione degli occupati a tempo pieno segna 9,3K, dato molto più basso rispetto a quelli registrati a novembre e dicembre 2016.
Subito dopo la pubblicazione dei dati, il cross ha avuto un pesante ma temporaneo calo, toccando il minimo di 0.7494, ma subito dopo è partito un rally che sta facendo viaggiare l’aussie a livelli che non si vedevano da oltre un mese (0.7562).