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Canada, la BoC conferma i tassi e taglia le stime sul PIL. Il cross Usd-Cad oltre il +1%

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Dopo il ribasso fatto registrare ieri (1,06%), il cross USD contro "Loonie" oggi riprende con forza la marcia

Come era nelle previsioni, nel pomeriggio la Banca del Canada ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse allo 0,5%, confermando così quella linea di prudenza che era già stata varata nel corso del 2015, quando la banca centrale tagliò due volte i tassi. Dal meeting di politica monetaria, quindi è venuta fuori la decisione di mantenere il costo del denaro ai minimi storici.

Al tempo stesso, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale resta fermo allo 0,75% e quello sui depositi allo 0,25%. Il comitato di politica monetaria ha basato questa decisione su una previsione di crescita del 2,1% dell’economia canadese quest’anno e nel 2018, tagliando le precedenti stime che indicavano un +2,2% nel 2017.

Dal punto di vista economico la situazione del Canada rimane stabile, con una inflazione stabile intorno all’1%, e dati macro che in generale non giustificano ancora l’intervento dell’istituto centrale, che invece ha deciso di guadagnare tempo e aspettare eventuali nuovi scenari più definiti.

Quello che potrebbe cambiare le cose però è il rapporto con Trump. La politica del neopresidente USA potrebbe incidere sulle esportazioni canadesi, a rischio se passerà la tassa sulle frontiere del tycoon americano. Ma occorrerà comunque del tempo per capire gli effetti reali della presidenza Trump.

Sul mercato valutario, dopo il ribasso fatto registrare ieri (1,06%), il cross USD contro “Loonie” oggi riprende con forza la marcia, viaggiando oltre il punto percentuale di guadagno (a quota 1,3180) e lungo una tendenza rialzista che dura dal maggio 2016. Lo possiamo vedere in questo grafico (timeframe D1) di .

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