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May sceglie la Hard Brexit: «Fuori dal mercato unico europeo». Il cross Eur-Gbp crolla

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La GB vuole conservare la sovranità in materie cruciali (immigrazione e sicurezza) anche se a perderà i vantaggi connessi al mercato unico

Il tanto atteso discorso di Theresa May, la premier britannica, ha partorito la scelta più netta. «Non vogliamo più essere membri del mercato unico europeo – ha detto il numero uno del governo di Sua Maestà – ma cercheremo un accordo ambizioso di libero scambio con la Ue».
La novità dunque è che da oggi è ufficiale l’intenzione di conservare la sovranità in materie cruciali (immigrazione e sicurezza) anche se a scapito dei vantaggi connessi al mercato unico europeo.

Il discorso della May ha tenuto banco sui mercati finanziari. Prima di mezzogiorno la sterlina (il cross EurGbp aveva aperto a 0,8769) aveva già cominciato a guadagnare terreno sull’euro, ma il vero e proprio exploit si è avuto mano a mano che il discorso del premier britannico andava avanti.

Come si può vedere dal grafico sotto stante tratto dal broker , la mattinata è stata all’insegna dell’incertezza, con fughe della sterlina e recuperi dell’euro.
Subito dopo l’inizio del discorso di Theresa May, c’è stato un sussulto dell’euro al quale ha fatto seguito una profonda crescita della sterlina. Verso le 13.45, il cross EurGbp segna 0,8670 con un deprezzamento dell’1,48%.

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«Costruiremo una Gran Bretagna veramente mondiale», ha detto la premier GB, che contestualmente ha accusato la Ue di non aver avuto flessibilità nei confronti del Regno Unito.
In sostanza se la Brexit sarà “hard”, molto dipenderà proprio dall’atteggiamento della UE.
Una decisione che avrà fatto senza dubbio piacere a Donald Trump, che dall’altro capo del mondo ha detto nei giorni scorsi di essere pronto a stringere delle intese economiche con la Gran Bretagna, la cui scelta di abbandonare la UE è stata la migliore delle possibili.

Intanto il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha evidenziato lo stato di forza dell’economia britannica, facendo però intendere che potrebbe esserci una stretta sui tassi per contrastare un’inflazione in crescita sotto la spinta della debolezza del pound.

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