Lo yen giapponese ha cominciato malissimo anche questa settimana, e oggi perdo oltre il punto percentuale nei confronti del dollaro. Dallo scorso 4 novembre la valuta giapponese ha fatto registrare la peggiore performance trisettimanale dell’ultimo ventennio. Anzi di più, visto che non si vedeva un tracollo simile nei confronti del dollaro dal 1995. Complessivamente a novembre si profila una crescita del cross UsdJpy del 6,8%.
I dati macro resi noti nelle scorse ore testimoniano una situazione che permane difficile. A ottobre le spese delle famiglie operaie hanno registrato un calo dell’1,3% in termini nominali e dell’1,5% in termini reali, dopo che il mese precedente si era registrato un decremento del 2,6%.
I consumi sono rimasti ancora al palo, in ristagno così come l’inflazione. Secondo il Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite al dettaglio sono scese per l’ottavo mese consecutivo: -0,1% su base annua dopo il -1,7% di settembre (rivisto da un preliminare di -1,9%).
A picco le vendite all’ingrosso: -6,6% su anno dal -6% precedente. Le vendite totali hanno evidenziato così un decremento del 4,7%, come il mese precedente.
Dati positivi arrivano dal mercato del lavoro, dove la disoccupazione è tornata sotto i 2 milioni di unità. Il tasso di disoccupazione è stabile al 3% mentre il numero dei disoccupati si è attestato a 1,95 milioni, in calo di 130 mila unità rispetto allo scorso anno (-6,3%).
