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Dati macro positivi dalla CBI, ma la sterlina rifiata dopo i guadagni degli ultimi giorni

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L'euro riprende lo 0,60% circa di quanto perso ieri dopo essere giunto ai minimi di due mesi. Cala il cross Gbp-Usd

La sterlina britannica innesta la retromarcia dopo i buoni guadagni degli ultimi giorni. A spingerla ieri era stato l’annuncio del primo ministro Theresa May, che ha promesso di ridurre le imposte a carico delle società fin sotto il 15%. Ne era scaturito un immediato apprezzamento della valuta britannica, che nei confronti dell’Euro (EurGbp) ha toccato il livello minimo da metà settembre.

Questa mattina la Confederation of British Industry (CBI) ha annunciato che a novembre l’indice relativo agli ordini industriali è risultato pari a -3 punti rispetto al -17 del mese precedente. Un dato migliore rispetto alle attese degli analisti (-9 punti).

Questo dato comunque non ha impedito un assestamento fisiologico dopo i guadagni di ieri. La Moneta Unica riprende lo 0,60% circa di quanto perso ieri, più o meno lo stesso che fanno sia dollaro (Usd) che Yen giapponese (Jpy). L’euro era arrivato ai minimi di due mesi a 0,852, dopo i livelli tenuti a inizio novembre sopra quota 0,89.
Ad ogni modo resta comunque proficuo il mese per la sterlina, che guadagna discretamente nei confronti di tutte le principali valute del paniere (specialmente lo Yen, +8,49%).

L’attenzione degli investitori riguarda però chiaramente il futuro del rapporto tra Ue e Regno Unito. Il negoziato per dare contenuto concreto alla Brexit verrà avviato soltanto una volta che il Regno Unito avrà notificato la propria volontà di recedere dall’Unione europea ai sensi dell’art. 50 del Trattato. Il che dovrebbe avvenire entro marzo 2017.

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