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L’euro argina la caduta sul franco svizzero, ma il cross Eur-Chf resta sotto pressione

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A Berna il presidente della BNS Thomas Jordan ha ribadito le intenzioni ultra-espansive della Svizzera

Dopo aver preso sempre più forza nei confronti dell’euro, il franco svizzero oggi ha concesso una tregua alla moneta unica (), che si rimane sopra quota 1,08 (rimane comunque il dato settimanale di -0,42% per il cambio EurChf).
In linea di massima, non hanno avuto un grosso impatto le dichiarazioni del presidente della BNS, Thomas Jordan, che nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri a Berna, ha ribadito le intenzioni ultra-espansive della Svizzera.

Jordan ha sottolineato l’opportunità di andare avanti con i tassi d’interesse negativi, anche se ha rimarcato che non possono essere una via percorribile a lungo termine, dati gli effetti collaterali (Jordan ha dichiarato: «i costi associati ai tassi d’interesse negativi sono inferiori al costo derivante dal detenere liquidità»).

La BNS si avvia a proseguire nella sua politica espansiva, ma nonostante questo le pressioni al ribasso sull’ continuano, in verità catalizzate per lo più dall’euro, che sembra sempre più debole.
Gli analisti si aspettano un intervento della BNS sul forex per provare a indebolire il CHF, visto che lo hanno fatto ogni volta che la coppia EurChf si è avvicinata a quota 1,08, come in questi giorni.

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