Un’altra seduta negativa per le Borse europee, che vengono appesantite soprattutto dal dato negativo in arrivo dagli USA, riguardo alle richieste di sussidio di disoccupazione (cresciute di 13.000 unità a 861.000, il più alto dell’ultimo mese).
A Piazza Affari il per la seconda seduta di fila ha ceduto l’1,1%, terminando le contrattazioni a 22.921,83 punti.
Le vendite si sono focalizzate soprattutto sui comparti immobiliare (-3,77%), telecomunicazioni (-2,19%) e chimico (-2,04%). In rosso anche energia, utility e banche.
Solo A2a e Stellantis hanno chiuso in chiara controtendenza (quest’ultima beneficia dell’effervescenza innescata sul settore auto dalla notizie riguardo la possibile IPO di Wolkswagen su Porsche).
Perdono invece Inwit -3,15%, Leonardo -2,67, Diasorin -2,56%, Interpump -2,49%.
Il ritorno di fiamma di una possibile integrazione tra Bper (-1,7%) e Banco Bpm (-0,6%) non aiuta i titoli coinvolti, compresa Unipol (-1,8%).
Fra le utility Enel cede l‘1,24 nonostante l’agenzia Fitch abbia confermato il rating a lungo termine del colosso elettrico, fissato ad “A-”.
Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso in calo, con la sola Francoforte che ha contenuto quasi interamente il passivo (-0,1%). Londra e’ stata la peggiore (-1,4%). Parigi mostra un frazionale ribasso dello 0,65%. Madrid -0,78%.
Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso a causa dei dati negativi del mercato del lavoro. Lo segna -0.44%, il -0.38% il -0.72%.
