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Russia, tassi fermi al 4,25% ma si prepara la virata verso una politica monetaria nautrale

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Il Rublo russo si deprezza dopo aver raggiunto il livello massimo di 3 settimane

Nel meeting di venerdì la Banca di Russia ha confermato il tasso di interesse di riferimento al 4,25%, come ampiamente previsto.
Secondo la Bank Rossii le aspettative di inflazione sono ancora elevate, mentre la domanda si sta riprendendo più rapidamente e in modo più sostenibile del previsto.
Dal lato dell’offerta invece le restrizioni sono ancora molte, e finiscono per esercitare pressioni al rialzo sui prezzi.

La banca centrale ha aumentato la sua previsione di inflazione per il 2021 al 3,7-4,2% e ha annunciato che determinerà la tempistica e il ritmo di un ritorno alla politica monetaria neutra nel prossimo futuro.

Sul fronte valutario, il Rublo russo si deprezza dopo la decisione della banca centrale (), anche perché si avverte la pressione della possibilità di nuove sanzioni da parte dell’Unione europea e quella dei prezzi del petrolio più bassi. Il ministero degli esteri russo ha detto che il paese è pronto a tagliare i legami con il blocco se verranno imposte nuove sanzioni in alcuni settori che creano rischi per l’economia del paese.

I prezzi del petrolio che con il loro sprint avevano portato il Rublo sui massimi di 3 settimane, non sono riusciti a mantenere i guadagni e sono scesi sulla scia di una previsione di riduzione della domanda da parte di OPEC e IEA.

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