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Borse Europee timide, Milano non teme la crisi di Governo. FTSE Mib +0,43%

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Buona performance dei comparti beni per la casa (+1,73%), sanitario (+1,71%) e utility (+1,43%)

Chiudono blande e poco oltre la parità le Borse europee. Il finale di seduta fa bene soprattutto a Piazza Affari, che spunta un rialzo dello 0,43% malgrado i problemi politici che affliggono il Paese e il Governo.
Tra gli investitori c’è cautela in vista della stagione delle trimestrali, ma anche in attesa di sviluppi sul fronte Covid e riguardo alle mosse delle banche centrali.

Il è l’indice migliore in Europa, chiudendo in guadagno dello 0,43% a 22.743,65 punti.
Buona performance dei comparti beni per la casa (+1,73%), sanitario (+1,71%) e utility (+1,43%). Male viaggi e intrattenimento (-1,76%), materie prime (-0,93%) e chimico (-0,66%).
A Piazza Affari deboli anche i bancari, molto sensibili alle tensioni governative. Bper (-1,2%) a Bpm (-1,1%).

Il miglior titolo del giorno è Azimut (+3,9%) grazie alle stime di un utile sopra le attese per il 2020 annunciate dal management. Bene anche Hera (+2,9%) nel giorno del piano industriale che stima al 2024 un mol a 1,3 miliardi, con investimenti per 3,2 miliardi. Peggior titolo del giorno invece è Leonardo (-1,9%) per via delle ripercussioni dell’inchiesta per tangenti che coinvolge dieci manager.

Il resto dei listini d’Europa è inchiodato poco sopra la parità. A Francoforte il finisce a +0,11% e archivia gli scambi a 13.939,7. Nulla di fatto per Londra, che passa di mano sulla parità. Piccoli passi in avanti per Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,21%.
Wall Street intanto chiude blanda. Lo segna +0.23%, il registra -0.03% mentre il è a +0.43%.

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