L’ottimismo innescato dalla campagna di vaccinazioni che è iniziata in tutto il mondo, ha messo le ali alle commodity currencies, ovvero quelle valute che sono strettamente legate all’andamento della produzione globale.
Il cambio rispetto al biglietto verde del dollaro australiano ( a 0.774) e quello neozelandese ( a 0.723) ha aggiornato i livelli che non si vedevano da quasi 3 anni, come era accaduto nei giorni scorsi.
Se la prospettiva di una ripresa economica più robusta sta trascinando l’interesse verso AUD e NZD, dall’altra parte il biglietto verde americano soffre diversi fattori.
Ad esempio il livello di bassi tassi di interesse degli Stati Uniti, il massiccio deficit di bilancio e commerciale e la convinzione che il rimbalzo del commercio mondiale sarà più sostenuto nel prossimo futuro (il che riduce la richiesta di asset rifugio).
Inoltre le infezioni negli Stati Uniti sono salite a un record di quasi 300.000 dopo le vacanze di Capodanno.