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La BCE congela i tassi e amplia il piano acquisto titoli. L’EURO per adesso non preoccupa

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Nell'ultima riunione di politica monetaria del 2020, la Eurotower ha deciso di incrementare il PEPP di 500 miliardi

La BCE conferma i tassi di interesse a zero (finché le prospettive di inflazione non convergeranno “in modo robusto a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore, al 2% entro il suo orizzonte di proiezione”), ma amplia il programma di stimolo per l’economia per far fronte all’impatto della pandemia.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimangono invariati rispettivamente allo 0,25% e -0,50%.

Più potenza al PEPP

Nell’ultima riunione di politica monetaria del 2020, la Eurotower ha deciso di incrementare il PEPP (il programma di acquisto per l’emergenza pandemica) di 500 miliardi di euro, a un totale di 1.850 miliardi di euro. Contemporaneamente ha esteso l’orizzonte degli acquisti netti almeno sino alla fine di marzo 2022 (il precedente termine era giugno 2021) e comunque finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus. Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso di estendere il periodo di tempo entro il quale reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno sino alla fine del 2023.
Gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA) proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro.

La Eurotower aggiorna anche il programma delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III). In particolare, ha deciso di estendere di 12 mesi, fino a giugno 2022, il periodo nel quale si applicheranno condizioni considerevolmente più favorevoli. Tre operazioni aggiuntive saranno altresì condotte fra giugno e dicembre 2021.

Euro forte in secondo piano

Nel commentare le misure di politica monetaria, la Bce ha parlato anche dell’andamento dell’euro, il cui raffrozamento rispetto al dollaro () potrebbe diventare un bel problema. Ma per adesso non è questo il focus dell’istituto.
La BCE continuerà “a seguire l’andamento del tasso di cambio in relazione alle sue possibili implicazioni per le prospettive di inflazione a medio termine”.

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