Nessuna novità dalla Banca Centrale del Brasile, che con una decisione unanime ha lasciato il tasso di interesse di riferimento al minimo storico del 2,00%, come ampiamente previsto.
La banca ha anche affermato che le attuali condizioni economiche richiedono uno stimolo monetario, il cui spazio per ulteriori interventi è però ridotto, a causa di motivi di stabilità finanziaria e prudenziale. Il Comitato ritiene pertanto adeguati l’attuale livello di stimolo monetario e la forward guidance.
Il COPOM ha affermato che gli indicatori recenti suggeriscono una ripresa migliore ma disomogenea dell’attività economica interna, poiché permane una situazione di forte incertezza sul futuro.
Preoccupa in special modo l’inflazione, la cui ultima lettura è stata superiore al previsto. E’ infatti salita dal 3,9% del mese precedente al 4,3%, il valore alto da dicembre dello scorso anno e al di sopra delle aspettative del mercato del 4,2% (la crescita è dovuta principalmente a un aumento del 15,94% dei prezzi di alimenti e bevande, il più elevato dall’ottobre 2003).
Il real brasiliano si aggira intorno ai massimi di 6 mesi
Sul fronte valutario, il real brasiliano è stato scambiato intorno a valori che non si vedevano da giugno scorso rispetto al dollaro. Il cambio USDBRL ha infatti toccato 5,06, dove però ha incontrato una zona di supporto che ha impedito l’ulteriore ribasso.
Di recente la valuta brasiliana è stata favorita dalla debolezza del biglietto verde, per via della propensione al rischio innescata dalle novità sui vaccini. Nella giornata di ieri però, la reazione del dollaro ha concretizzato il rimbalzo sul predetto supporto.
