L'istituto centrale aveva ridotto il costo del denaro di 15 punti base, portandolo ai nuovi minimi storici a inizio novembre (in precedenza li aveva tagliati di 25 punti base in due occasioni in marzo).
La banca centrale australiana si è impegnata a evitare un aumento dei tassi per almeno tre anni, al fine di sostenere la crescita dell'occupazione e riportare l'inflazione nella fascia obiettivo.
La RBA mantiene un cauto ottimismo, come afferma il governatore Philip Lowe. "La ripresa economica è in corso e i dati recenti sono stati generalmente migliori del previsto", ha detto. Tuttavia, secondo il numero uno della RBA, l'andamento della ripresa sarà irregolare e legata al sostegno politico all'economia.
In base ai dati locali, l'indice IHS Markit Manufacturing PMI ha registrato il quinto mese consecutivo di espansione e anche il più alto da quasi tre anni, mentre l'indice Ai Group Australian Performance of Manufacturing Index è diminuito a causa della moderazione dell'ottimismo sulla ripresa economica.
Nello scenario centrale è probabile che il PIL raggiunga il livello pre-pandemia entro la fine del 2021. L'anno prossimo è prevista una crescita del 5% circa, poi sarà del 4% nel 2022.
Sul fronte valutario, l'Aussie intanto continua a marciare al rialzo, toccando quota 0,763 sul dollaro, il massimo di 3 mesi (fonte grafica broker ).

Il cross AUDUSD ha disegnato negli ultimi mesi, un doppio pattern. Un triangolo che contemporaneamente configurava anche un testa e spalle. Il breakout di questa doppia figura ha impresso un forte impulso rialzista.
Le novità dal fronte vaccini - che danno speranza riguardo alla ripresa economica - hanno riacceso la ripresa della propensione al rischio, dando beneficio alla valuta australiana.
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