La Reserve Bank of New Zealand rimane accomodante come da previsioni, e il dollaro NZD vola sui massimi di 19 mesi ().
Il meeting di politica monetaria della RBNZ non ha riservato sorprese, ed ha lasciato il costo del denaro invariato al minimo storico di 0,25%. una misura di stimolo che si rendere necessaria per dare una direzione accettabile all’inflazione e all’andamento occupazionale.
La RBNZ ha precisato che i tassi negativi sono una misura ancora allo studio.
Il governatore della Reserve Bank della Nuova Zelanda Adrian Orr ha affermato che i responsabili politici si aspettano che l’economia cada in recessione all’inizio del prossimo anno, aggiungendo che forniranno ulteriori stimoli attraverso un nuovo programma di stimoli a partire da dicembre (Funding for Lending Program – FLP). Inoltre la RBNZ procederà ad alcuni aggiustamenti sui requisiti patrimoniali delle banche.
Sui mercati valutari intanto il cambio è salito fino a toccare 0,690, un livello che non si vedeva da gennaio 2019 (fonte grafica ).
E’ interessante notare come la rottura della trendline di lungo periodo avvenuta a luglio a quota 0.653, abbia innescato un impulso rialzista, rafforzato di recente dalla rottura della EMA50.
La valuta neozelandese è aumentata di recente, sostenuta dalla vittoria di Joe Biden nella corsa presidenziale degli Stati Uniti e dalle speranze di un vaccino COVID.
