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Australia: la RBA taglia tassi al nuovo minimo storico (0,15%). AUD-USD in ripresa

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Occhio al test del CUNEO, che si è formato a partire da settembre, e al contemporaneo test della EMA50

La RBA porta il costo del denaro al nuovo minimo storico. Nel meeting della scorsa notte infatti, la Reserve Bank of Australia ha tagliato il tasso di interesse allo 0,10%, dallo 0,25% precedente.
La mossa non ha sorpreso i mercati, viste le condizioni critiche e recessive dell’economia australiana, innescate dalla pandemia di Covod-19.

Si tratta del terzo taglio dei tassi di interesse quest’anno. Nel gennaio 2020, il tasso di cassa ufficiale era superiore di 65 punti base e pari allo 0,75%. A marzo il consiglio di amministrazione della Reserve Bank ha effettuato due tagli di un quarto di punto percentuale ciascuno a due settimane di distanza.

La RBA ha anche deciso di rafforzare il suo programma di riacquisto del debito pubblico. In particolare la banca centrale si è impegnata a riacquistare titoli del debito pubblico, a cinque e dieci anni, per circa 100 miliardi di dollari australiani (70,5 miliardi di dollari americani) nei prossimi sei mesi.

Con l’Australia che sta affrontando un periodo di alta disoccupazione, la Reserve Bank è impegnata a fare il possibile per sostenere la creazione di posti di lavoro“, ha detto il governatore Lowe.

La banca prevede che l’economia crescerà del 6% nell’anno fiscale in corso fino a giugno 2021 e del 4% nell’anno successivo. Ha anche previsto che il tasso di disoccupazione in Australia raggiungerà un picco inferiore all’8%, rispetto al 10% stimato tre mesi fa. L’inflazione dovrebbe essere dell’1% nel 2021 e dell’1,5% nel 2022.

Dollaro AUD in ripresa

Sul mercato valutario, il cambio tra dollaro australiano e americano (AUDUSD) sta rimbalzando sul supporto psicologico a quota 7,00 dopo alcune settimane di debolezza.
Occhio al test del CUNEO, che si è formato a partire da settembre, e al contemporaneo test della EMA50 (fonte grafica broker ).

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La valuta australiana è profondamente legata alle condizioni economiche globali, vista la sua connessione con l’andamento di materie prime. Il timore di lockdown è stato quindi un fattore fortemente ribassista per l’AUD.
Va detto che oggi gli occhi dei mercati sono tutti sugli USA, dove sono in corso le elezioni per il prossimo presidente.

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