Tutto uguale. La BCE decide di rimanere ferma e aspettare di capire se e come intervenire, ma preannuncia che si muoverà a dicembre. E intanto l’ cala sui minimi del mese, sotto quota 1,17.
Nel meeting di oggi intanto la banca centrale europea ha lasciato i tassi di interesse a zero (quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e quelli sui depositi a -0,50%). Ha inoltre confermato che questo livello rimarrà fermo “finché le prospettive di inflazione convergeranno saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo“.
Rimane così com’è anche il programma di Quantitative Easing e in particolare il Piano PEPP anti- pandemico da 1,350 miliardi. Restano anche gli acquisti netti di asset (PAA) ad un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Infine, il Consiglio direttivo continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le proprie operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III).
Tutto rinviato a dicembre, quindi, quando la BCE avrà le nuove proiezioni macroeconomiche. Ciò consentirà “un riesame approfondito delle prospettive e del quadro complessivo dei rischi. Sulla base di questo riesame aggiornato, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno”.
In conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha chiarto che “I rischi per l’economia dell’Eurozona sono chiaramente orientati al ribasso. La risalita dei contagi presenta nuove sfide ai sistemi sanitari e alle prospettive di crescita“, ammettendo che “la ripresa sta perdendo slancio più rapidamente del previsto“.
Dopo la decisione della BCE e le parole della Lagarde, il cambio estende il calo fino a minimi di questo mese nella regione 1,1680. In caso di ulteriore calo, il prossimo supporto è verso 1,1612 (minimo mensile del 25 settembre).
