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Messico, il PESO spinge e raggiunge i massimi di marzo sull’USD

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L'ultimo impulso si è innescato dopo l'attraversamento al ribasso delle medie mobili a 50 e 200

La debolezza del dollaro e il rimbalzo dei prezzi del petrolio, consentono al peso messicano di salire al massimo di oltre sette mesi di sull’USD, malgrado la contrazione dell’attività economica del paese al 9,4%.

Gli ultimi dati hanno mostrato che la bilancia commerciale del Messico ha registrato un surplus di 4,38 miliardi di dollari a settembre, meglio delle aspettative del mercato (3,795 miliardi di dollari). Le esportazioni sono aumentate – in special modo sono cresciute le vendite di prodotti non petroliferi – mentre le importazioni sono diminuite. Considerando i primi nove mesi dell’anno, il paese ha registrato un avanzo di 18,96 miliardi di dollari.
Gli investitori ora attendono i dati sul PIL del terzo trimestre in arrivo nel corso della settimana.

Una ulteriore spinta al peso è giunta dalla ripresa del prezzo del petrolio, asset importantissimo per il Paese.
Il cambio USDMXN è così scivolato a 20.830, livello che non si vedeva da marzo scorso. L’ultimo impulso si è innescato dopo l’attraversamento al ribasso delle medie mobili a 50 e 200 (che si sono anche incrociate). Un impulso talmente forte da spingere il cambio all’attraversamento anche del 61.8 Fibonacci, che già altre volte aveva funto da supporto (fonte grafica )

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Ricordiamo che durante la fase acuta della pandemia, il cambio aveva raggiunto il nuovo massimo storico di 25,78.
Fino a novembre scorso, la Banxico aveva mantenuto uno dei tassi di interesse più alti al mondo al 7,5%. Ma gli effetti negativi di COVID-19 hanno indotto un drastico cambio di rotta, che l’ha spinta a portarli fino a 4,25% all’anno, nel meeting del mese scorso.

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