Gli spiragli su Brexit danno nuovo slancio alla sterlina, che vola contro euro e dollaro (GBPUSD). Se il capo negoziatore David Frost aveva gelato i mercati lunedì, dicendo che non aveva senso riprendere i colloqui con l’UE finché non ci fosse stato un cambio di approccio da Bruxelles, oggi l’Unione europea, per bocca del capo negoziatore dell’UE Michel Barnier, riaccende la speranza.
Barnier ha infatti parlato di accordo post-Brexit ancora possibile. “Nonostante le difficoltà che abbiamo affrontato, un accordo è a portata di mano se entrambe le parti sono disposte a lavorare in modo costruttivo e a raggiungere un compromesso sui punti critici”.
A seguito dell’annuncio la sterlina si è rafforzata, sia verso il dollaro (GBPUSD) sia verso l’euro (EURGBP).
Il cambio GBPUSD torna oltre 1,30, dopo essere rimbalzato con forza sulla media mobile 50 periodi, e sale di oltre un punto percentuale andando a testare la faccia superiore del cuneo (fonte grafica broker )
A spingere ulteriormente verso l’alto il cambio GBPUSD è anche l’aumento dell’appetito al rischio (che penalizza il biglietto verde), dettato dalle aspettative che i legislatori statunitensi saranno in grado di raggiungere un accordo sul pacchetto di aiuti prima delle elezioni di novembre.
Intanto sul fronte macro, il tasso di inflazione annuo nel Regno Unito è aumentato allo 0,5% a settembre da un minimo di quasi 5 anni dello 0,2% ad agosto, in linea con le aspettative del mercato. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4%, invertendo il calo dello 0,4% di agosto. Tuttavia, il tasso di inflazione rimane ben al di sotto dell’obiettivo del 2% della Banca d’Inghilterra.