Le parole del governatore della RBA Philip Lowe, appesantiscono la marcia del dollaro australiano, che va in caduta contro le altre valute principali.
Il capo della Reserve Bank of Australia ha fatto intendere che potrebbero esserci ulteriori tagli dei tassi in futuro. Nel corso della conferenza annuale sugli investimenti del Citi Group, ha affermato infatti che un ulteriore allentamento monetario sosterrebbe la crescita dell’occupazione e allevierebbe le pressioni valutarie.
Ciò ha fatto precipitare l’AUD fino a diventare una delle valute con prestazioni peggiori durante la notte. Il cambio perde oltre un punto percentuale, anche per il contemporaneo apprezzamento del biglietto verde, nella sua veste di rifugio sicuro (tra i dubbi su un ulteriore round di stimolo fiscale statunitense).
Il dollaro australiano perde quota anche nei confronti dell’euro. Il cambio supera nuovamente quota 1,65.
Sul fronte dei dati, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’Australia è salito al 6,9% a settembre dal 6,8% di agosto, mentre il tasso di inflazione atteso riportato nel Melbourne Institute Survey of Consumer Inflationary and Wage Expectations è aumentato al 3,4% in ottobre.
Le vendite di nuove case in Australia sono invece aumentate del 3,8%, dopo un aumento del 3,6% nel mese precedente. Nel frattempo, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’Australia è salito al 6,9% a settembre 2020 dal 6,8% di agosto e al di sotto del consenso di mercato del 7,1%.
