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Torna la prudenza e il DOLLARO si risolleva. EURUSD verso 1,173

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Il Dollar Index sale in orbita 93,5, allontanandosi dai minimi di 3 settimane toccati nella sessione precedente

L’umore dei mercati è tornato a ripiegare verso il nervosismo, innescando la prudenza che fa bene solo al dollaro. Il biglietto verde risale così la corrente e si rafforza, mentre le novità tanto attese sul piano di aiuti all’economia non arrivano ancora e si attendono novità dalle trimestrali.
A ridurre ulteriormente l’appetito al rischio, sono le previsioni del FMI sull’economia globale e quella statunitense (in calo meno del previsto nel 2020).
Intanto l’indice di ottimismo economico IBD / TIPP negli Stati Uniti è balzato a 55,2 nell’ottobre del 2020 da 45 a settembre, raggiungendo il massimo da febbraio e vicino ai livelli pre-pandemici.

Arriva anche il dato sul tasso di inflazione annuo negli Stati Uniti, salito all’1,4% a settembre 2020 dall’1,3% di agosto, in linea con le aspettative e raggiungendo il massimo da marzo. L’inflazione è aumentata costantemente da quando ha toccato lo 0,1% a maggio, il minimo da settembre 2015. Tuttavia, rimane ben al di sotto del 2,3% a febbraio prima della pandemia.
L’inflazione core invece scende a 0,2%.

Il sale in orbita 93,5, allontanandosi dai minimi di 3 settimane toccati nella sessione precedente.
L’ cede terreno per il secondo giorno di fila, scivolando sotto 1,18. La media mobile a 50 periodi offre un po ‘di supporto, come il livello di 1,17.
La valuta unica sconta il brusco calo del sentimento di fiducia dello ZEW (52,3 sui minimi di 5 mesi) e la prospettiva sempre più concreta di nuove ondate di misure restrittive in tutti i paesi, che rallenterebbero la già faticosa ripresa economica.

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