Chiudono in rosso le Borse Europee, appesantite da diversi fattori. Anzitutto il deterioramento del sentiment segnalato dall’indice ZEW, e la paura sempre più concreta di nuove ondate di restrizioni a causa del continuo aumento di contagi. Non aiuta il clima, in questo senso, la notizia che Johnson&Johnson ha deciso di sospendere la sperimentazione del suo vaccino.
Intanto anche il report del FMI innervosisce gli investitori: le previsioni sul PIL del biennio 2020-2021 parlando di un calo attorno a 11 mila miliardi di dollari, e nel quinquennio 2020-2025 circa 28 mila miliardi.
Infine dagli USA non arrivano schiarite per quel che riguarda il rebus sugli aiuti di stato all’economia Usa.
A Milano il ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,81%, chiudendo a 19.558,69 punti.
L’unico settore che si distingue nel grigiore generale è il tecnologico (+0,77%). Malissimo i settori viaggi e intrattenimento (-5,76%), bancario (-2,53%) e materie prime (-2,51%).
Pochi i titoli che brillano, come CNH Industrial (+1,38%), STMicroelectronics (+0,67%), Terna (+0,62%) e Inwit (+0,54%).
I più forti ribassi, invece, si verificano sulle banche. Bper in caduta libera del 5,1%, sempre affossata dall’aumento di capitale in corso.
Affonda Mediobanca, con un ribasso del 3,70%. Scnde anche Banco Bpm (-3%), dopo la recente corsa. Unicredit ha lasciato sul parterre il 3,6%, nel giorno in cui Il Sole 24 Ore ha scritto che il gruppo avrebbe allo studio lo scorporo e quotazione delle attivita’ estere dalla holding italiana. Calo deciso anche per Saipem, che segna un -3,64%.
Le altre Borse
Nel resto d’Europa diffusi segni rossi. Bilancio negativo per il a Francoforte, in flessione dello 0,91%. Chiusura negativa per Madrid, -1,09%, Parigi scende dello 0,64%. Contrazione più moderata per Londra, che soffre un calo dello 0,53%.
Intanto a Wall Street procede blanda e contrastata. Lo segna -0.63%. Il registra -0.55%, il invece era partito in controtendenza ma poi ha chiuso anch’esso in calo di 0.10%.
