L’ottimismo riguardo al piano di sostegno degli USA aveva spinto le Borse europee, che hanno chiuso in rialzo. Soltanto in concomitanza con la chiusura dei listini del Vecchio Continente, Nancy Pelosi ha escluso tale possibilità in assenza di una legge più ampia. Troppo tardi per penalizzare le Borse europee, mentre banda Wall Street, che aveva cominciato forte.
Si salva così l’Europa, con Milano salita dello 0,76%. Il ha archiviato le contrattazioni a 19.582,43 punti.
Sul listino milanese brillano i settori materie prime (+3,12%), bancario (+1,93%) e petrolio (+1,84%). Tra i peggiori i comparti automotive (-0,71%) e beni per la casa (-0,54%).
La migliore del giorno è Pirelli, +4,29% grazie a un report positivo di MainFirst.
Sono salite le azioni delle banche, favorite anche dal movimento dei titoli di stato. Tra queste si sono distinte le Mediobanca (+3,9%), festeggiando la notizia che Leonardo Del Vecchio è salito sopra il 10% del capitale (al 10,1% per l’esattezza). Ancora in evidenza Banco Bpm (+1,87%), sempre sull’ipotesi di operazioni straordinarie all’orizzonte.
Bene anche i titoli petroliferi, sulla scia del rialzo del valore del greggio. Vola Saipem, con una risalita del 3,25%. Brilla Tenaris (+3,06%). La peggiore del giorno è DiaSorin, che scivola del 2,35%.
Le altre Borse
Nello scenario borsistico europeo spicca il di Francoforte, che avanza di 0,88%. Londra guadagna 0,53%, si muove in rialzo Parigi, +0,61%. Apprezzabile rialzo per Madrid, in progresso dell’1,20%
Wall Street chiude positiva, malgrado le parole di Pelosi che hanno rimesso in dubbio il piano di sostegno all’economia. Lo segna +0.80%, il guadagna 0.43% mentre il segna +0.50%.
