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Il PETROLIO aumenta mentre l’uragano Delta si avvicina al costa degli Stati Uniti

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WTI e Brent si riportano entrambi oltre i 40 dollari al barile. Intanto l'EIA ha evidenziato un aumento delle scorte USA

Il petrolio prolunga il recupero dopo il crollo dei giorni scorsi, con e di nuovo entrambi oltre i 40 dollari.

La spinta alle quotazioni arriva dall’uragano Delta, che si sta dirigendo verso la costa del Golfo degli Stati Uniti. A causa di ciò, sono state evacuate 183 piattaforme petrolifere offshore, bloccando quasi 1,5 milioni di barili al giorno di output.

I prezzi di e sono stati sostenuti anche da potenziali interruzioni di produzione nel Mare del Nord europeo, a causa di uno sciopero dei lavoratori norvegesi.
Il sindacato norvegese Lederne amplierà il suo sciopero in corso dal 10 ottobre, a meno che nel frattempo non si raggiunga un accordo salariale.
La disputa è iniziata il 30 settembre quando i colloqui salariali tra Lederne e la Norwegian Oil and Gas Association sono falliti, ma le prime interruzioni di produzione sono iniziate solo il 5 ottobre.

Mercoledì intanto l’EIA ha evidenziato un aumento delle scorte per circa 0,5 milioni di barili, che ha pesato sull’andamento del greggio confermando i dati precedentemente riportati dall’API.
L’aumento è in parte imputabile all’incremento delle importazioni di petrolio greggio, aumentate di 0,6 milioni di barili al giorno. Al contrario, invece, si sono contratte le scorte di benzine (-1,4 milioni al giorno) e quelle di distillati (-1 milioni di barili).

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