Ne’ l’andamento positivo di Wall Street, ne’ l’aertura di Trump a nuove misure di sostegno all’economia (dopo il tweet di ieri che aveva detto il contrario) sono stati capaci di trainare le borse europee, che chiudono fiacche. Neppure dai dati macro è giunto un appiglio per andare al rialzo, vista la debolezza della produzione industriale tedesca nel mese di agosto, che indica quanto il recupero dopo la crisi possa essere difficile.
A Milano il si muove praticamente di nulla: +0,03% con seduta in archivio a 19.435,08 punti.
A Piazza Affari sprinta Enel (+3,15%), dopo i ‘buy’ di Societe Generale e Mediobanca. Brilla Banco Bpm dopo l’annuncio dell’amministratore delegato Giuseppe Castagna sulla possibile cessione di 1 miliardo di incagli: l’operazione potrebbe essere comunicata “con la prossima trimestrale”. Buon andamento per Ferrari (+2,85%) e Buzzi (+1,38%).
Nexi in caduta verso il prezzo di cessione del pacchetto del 13,4% da parte dei fondi Mercury (15,5 euro).
Deboli anche i petroliferi (Eni -2,72%, Saipem -1,88%) con il nuovo ribasso del petrolio, dopo l’aumento superiore alle stime delle scorte americane. Eni paga anche il taglio del prezzo obiettivo deciso da Morgan Stanley a 6 euro da 7,2 euro.
Fuori dal listino principale va sempre peggio la Roma (-20.79%, 0,20 euro per azione), a due giorni dall’ avvio dell’ Opa obbligatoria a 0,1165 euro da parte del gruppo Friedkin, che ha rilevato nei mesi scorsi l’ 86,6% del club calcistico, e dopo la stima di una perdita di 204 milioni per l’ esercizio 2019/2020.
Le altre Borse
Anche le altre piazze europee si muovono a passo lento e in ordine sparso. Parigi -0,27%, il a Francoforte +0,17% e Londra -0,06%. Sotto la parità Madrid, in calo dello 0,38%.
Wall Street intanto viaggia forte, grazie alla parziale retromarcia di Donald Trump sul sempre più atteso piano di aiuti per famiglie e imprese. Lo sale di 1,29%, il fa +1,48%. Il cresce di 1.47%.
