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EURO, “rimbalzino” contro il DOLLARO dopo i minimi di due mesi della settimana scorsa

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L'umore attorno alla valuta unica è stato aiutato da qualche dato macro migliore delle attese e dalla debolezza del biglietto verde

L’euro continua un tiepido rimbalzo dopo un periodo negativo (-1,4% nell’ultimo mese), issandosi nuovamente oltre 1,17 rispetto al dollaro (). Settimana scorsa era scivolato a 1,166, livello più basso dalla fine di luglio.
L’umore attorno alla valuta unica è stato aiutato da qualche dato macro migliore delle attese, i cui effetti sono stati amplificati dalla debolezza del dollaro.

L’indicatore del sentiment economico nell’area dell’euro è aumentato di 3,6 punti rispetto al mese precedente, allontanandosi ulteriormente dal minimo di 11 anni toccato ad aprile ma rimanendo ben al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Per settore, il morale è migliorato tra i fornitori di servizi (-11,1 vs -17,2 ad agosto), rivenditori (-8,7 vs -10,5), produttori (-11,1 vs -12,8), costruttori (-9,6 vs -11,8) e consumatori (-13,9 vs -14,7).

Quello dell’ però è un movimento prettamente tecnico, uno storno rispetto alla discesa. Anche perché gli investitori attendono con impazienza il primo dibattito presidenziale statunitense tra Donald Trump e Joe Biden.

E’ quindi ancora prematuro parlare della fine del movimento correttivo che era cominciato da area 1,20, anche perché il movimento al rialzo dell’ è abbastanza limitato.
Inoltre l’aumento del numero di contati Covid nell’Unione europea, rimane un fattore di incertezza sulle prospettive dell’economia UE.

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