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Borse in frenata dopo il lunedì di forti rialzi. Milano chiude a -0,52%

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Il FTSE Mib viene colpito duro soprattutto dal forte calo dei titoli petroliferi come Saipem (-3,22%) a Tenaris (-3,21%)

Dopo un avvio di settimana promettente, le Borse tornano ad annaspare. A zavorrare i listini è il tonfo del petrolio, a causa del timore che il Covid possa deprimere la domanda di energia. Nel frattempo sale ancora il numero di numero dei contagi, con nuovi lockdown in più Paesi.
A ispirare una certa prudenza c’è anche l’attesa per il confronto diretto in tv, il primo, tra Donald Trump e Joe Biden.

Anche se nella prima parte di seduta si era mossa agilmente, Piazza Affari scende alla fine dello 0,52% terminando gli scambi a 19.061,18 punti.
Il viene colpito duro soprattutto dal forte calo dei titoli petroliferi come Saipem (-3,22%) a Tenaris (-3,21%). Soffre anche ENI che chiude a -2,84% a 6,665 euro, tornando sui minimi da marzo.
Male anche Fca (-2,3%), che patisce la multa di 9,5 milioni di dollari per chiudere l’indagine della Sec sui test delle emissioni inquinanti.

A Milano spicca il +1,83% di Atlantia, sull’attesa della risposta da dare al governo entro domani, sul riassetto di Autostrade e sull’eventuale cessione del controllo a CdP.
Tra i migliori ancora una volta Diasorin con +1,82% che consolida il saldo 2020 in forte rialzo

Le altre borse

Sul resto dei listini europei c’è il “rosso”. Francoforte cala dello 0,35%. Perde poco anche Parigi, in flessione dello 0,23%, Londra scende dello 0,5%. Madrid perde maggiormente quota, -0,99%.
Wall Street si muove blanda. Lo segna -0,48%, il perde lo 0,48%. Il fa -0,29%.

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