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BREXIT, l’ottimismo sull’accordo spinge la sterlina. EURGBP sui minimi di 3 settimane

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Comincia la settimana decisiva per i negoziati tra Londra e Bruxelles. Entro metà ottobre servirà l'accordo per evitare l'hard Brexit

I segnali incoraggianti dal fronte Brexit mettono le ali alla sterlina, che guadagna ampio terreno contro euro () e dollaro ().
Un’analoga forte spinta è arrivata dalle dichiarazioni del Deputy Governor della Bank of Englang, Dave Ramsden, che ha dichiarato che il crollo dovuto al Covid si è rivelato meno marcato rispetto a quanto stimato, e che per il momento la banca non utilizzerà i tassi di interesse negativi.

Siamo entrati nella settimana decisiva dei negoziati tra Londra e Bruxelles, che riprenderanno martedì. Dopo mesi di reciproche minacce di una rottura, pare che da entrambi i fronti ci sia la volontà di scrivere la parola “fine” alla battaglia, e raggiungere un accordo.
In effetti tutti si rendono conto che il “no deal”, cioè l’uscita del Regno Unito senza alcuna intesa, sarebbe un danno troppo grande sia per Londra che per l’Unione dei 27. Ancor più oggi, che tutti stanno combattendo una guerra contro il Covid.
Il capo negoziatore britannico David Frost si è mostrato molto ottimista parlando ai media inglesi. Lo stesso ottimismo che aveva pervaso le parole di Michel Barnier, capo negoziatore dell’Unione Europea.

Va anche ricordato però che un identico clima di fiducia s’è già respirato altro volte in passato, e poi i fatti sono andati nella direzione opposta. E va pure rimarcato che la questione spinosa del confine fra le “due Irlande” rimane ancora un rebus.
Comunque, questo round di colloqui continuerà fino a venerdì in forma pubblica, per poi continuare in consultazioni confidenziali per altre due settimane. L’obiettivo è arrivare al 15 ottobre, giorno del summit europeo, con un accordo da annunciare.

Nel frattempo, come detto, la sterlina vola sulla scia dell’ottimismo.
Il cambio è incamminato verso i minimi di tre settimane in orbita 0,9000, e adesso sta testando la media mobile 50 periodi (fonte grafica broker ).

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La valuta britannica recupera fortemente contro il dollaro ( a 1,286), rispetto al quale aveva perso quota settimana scrosa (come tutte le altre rivali del biglietto verde, del resto) giungendo fino ai minimi da luglio scorso.

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