Non arrivano novità dalla Riksbank. L’istituto centrale della Svezia ha infatti deciso di lasciare i tassi di interesse allo zero, ed ha anche anticipato che i tassi rimarranno a questi livelli anche nei prossimi anni. La banca svedese ha inoltre precisato che un ritorno a tassi negativi sembra improbabile (ha portato i tassi a zero nel dicembre scorso, quando ci fu un aumento di 25 punti).
Inoltre la Riksbank continuerà i suoi acquisti di asset ed “offrirà liquidità in tutti i programmi lanciati finora quest’anno”. Nel frattempo il Governo ha iniettato altri 10 miliardi di stimoli per aiutare l’economia.
Per quest’anno la Riksbank prevede che il Pil si contragga del 3,6%, meglio della stima precedente di -4,5%. Per il 2021 è atteso un rimbalzo al 3,7% (da 3,6% atteso in precedenza) e 3,7% nel 2022.
Tuttavia rimangono ancora molte incertezze riguardo al futuro dell’economia globale, ed è per questo che i responsabili politici non vogliono sbilanciarsi riguardo al tasso di interesse dei prossimi anni. Ricordiamo che la Svezia è una piccola economia aperta che fa leva sulla crescita globale.
Nonostante il graduale apprezzamento della SEK negli ultimi mesi, i politici sono molto più rilassati riguardo alla valuta di quanto non fossero in passato. Il che allo stesso tempo dà spazio ad eventuali ulteriori apprezzamenti della Corona, tenuto conto che i tassi nominali e reali non si distinguono più come particolarmente negativi rispetto ad altre economie vicine.
Ad ogni modo la reazione della SEK alla riunione della Riksbank è stata attenuata, dato che non è emerso nulla di nuovo.
Dal punto di vista tecnico, è interessante notare come sul cambio EURSEK si stia formando un pattern cuneo ascendente (wedge), modello di continuazione ribassista (fonte graficoa broker ).
Il cambio USDSEK sembra aver frenato la discesa e si è stabilizzato sotto la soglia psicologica di 9,00, dopo il recente recupero del biglietto verde (+0,8% nell’ultimo mese).
Ricordiamo un’ultima cosa. La Svezia ha adottato un approccio radicalmente diverso al contrasto della pandemia: non ha mai fatto lockdown severi ed ha puntato su una strategia fondata sull’immunità di gregge. Questo ha ridotto l’impatto dei danni da covid sul fronte economico, anche se a livello epidemiologico e sanitario le cose non sembrano essere altrettanto confortanti.