L’ondata dei contagi da Covid continua ad essere sostenuta, e la paura che possa esserci una nuova scia di lockdown innesca il sell-off sui mercati globali. Ne beneficia il dollaro USA, che riprende il suo ruolo di valuta rifugio di ultima istanza e si dà slancio al rialzo.
In sostanza, ed è preoccupante, è lo scenario che abbiamo vissuto a marzo scorso.
Il ha guadagnato sta cercando di superare il test della 50EMA a 93,85, e sta potenzialmente sviluppando un pattern head and shoulder reversal. Una mossa dell’indice DXY sopra la soglia dei 94,00 potrebbe convalidare una rottura della neckline e indicare un maggiore potenziale di rialzo.
Una chiave importante per imprimere la direzione futura alla valuta statunitense, saranno i discorsi di alcuni esponenti della Federal Reserve, Jerome Powell in primis, che potrebbero far luce sul nuovo approccio all’inflazione della banca centrale degli Stati Uniti. Oltre al numero uno dell’istituto centrale, parleranno anche Lael Brainard, Charles Evans, Raphael Bostic, James Bullard, Mary Daly e John Williams.
