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Russia: la CBR conferma i tassi ma apre a nuovi tagli. USD-RUB in rialzo

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Elvira Nabiullina ha detto che prenderà in considerazione la necessità di ulteriori tagli dei tassi nelle prossime riunioni

Nessuna novità viene fuori dal meeting della banca centrale di Russia (CBR), che ha lasciato invariato il suo tasso di interesse di riferimento al minimo storico al 4,25%. L’istituto centrale ha tagliato il costo del denaro di 200 punti base finora quest’anno (l’ultimo di 25 punti base a luglio), in risposta alla pandemia da Covid.

Il consiglio di amministrazione, guidato dal governatore Elvira Nabiullina, ha detto che prenderà in considerazione la necessità di ulteriori tagli dei tassi nelle prossime riunioni.
A un certo punto il tasso tornerà nel corridoio neutro del 5-6% annuo, ha osservato Nabiullina, aggiungendo tuttavia che “quando accadrà e quanto velocemente dipende da come si svolge la situazione, e finora è assolutamente presto per parlarne”.

Secondo il board della CBR, è necessario mantenere una politica monetaria accomodante per stabilizzare l’inflazione verso gli obiettivi di medio termine nel 2021. Proprio l’inflazione è stata leggermente superiore alle attese negli ultimi mesi (ad agosto è salita al 3,6% dal 3,4% di luglio), a causa della ripresa attiva della domanda e del contemporaneo indebolimento del rublo.
Secondo le previsioni della RCB rimarrà tra il 3,7 e il 4,2% quest’anno, scenderà al 3,5-4% il prossimo e infine si avvicinerà al 4% nel prossimo periodo.

L’economia si è contratta dell’8% nel secondo trimestre a causa delle misure di contenimento del coronavirus. Tuttavia, si prevede che l’attività riprenderà una volta che le misure restrittive saranno state allentate. Una volta esaurita la prima fase della crescita della ripresa economica, l’aumento dell’attività economica continuerà in modo più graduale, ha affermato la banca.

La porta spalancata verso futuri tagli dei tassi ha appesantito il Rublo, che malgrado il recente sprint del petrolio (anche se venerdì il Brent è sceso) chiude la settimana in calo rispetto al dollaro ( a 75,7). La valuta russa continua ad essere sottoposta a pressioni derivanti dai rischi politici legati alla crisi in Bielorussia, al sospetto avvelenamento di Alexei Navalny e al calo delle vendite giornaliere di valuta estera da parte del ministero delle finanze.

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