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Brasile, la BCB ferma il ciclo di tagli al Selic (minimo storico 2%). USD-BRL testa il Fibonacci 38.2

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Il Copom non ha intenzione di aumentare il tasso di base fino a quando l'inflazione dei prezzi non si avvicinerà verso il 4%

Dopo oltre un anno si interrompe il ciclo continuo di taglio dei tassi da parte della BCB. Il Banco Central do Brasil mercoledì ha infatti lasciato invariati i tassi d’interesse sui minimi storici del 2,00%, dopo averli abbassati di 25 punti base in agosto e in precedenza di 75 punti base in maggio e giugno (25 e 50 e punti base le precedenti riduzioni di febbraio e marzo).
Il primo taglio di questo lungo ciclo venne fatto a luglio 2019, quando il Selic era al 6,5%.
La decisione del Copom (Comitê de Política Monetária) è stata unanime e ampiamente prevista.

La motivazione alla base di questa interruzione del ciclo di tagli è contenuta nella dichiarazione di accompagnamento. Il Copom infatti, pur ribadendo che “l’ambiente economico continua a prescrivere uno stimolo monetario straordinariamente elevato“, evidenzia la preoccupazione per i possibili effetti negativi per la stabilizzazione finanziaria, se il Selic fosse stato tagliato sotto il 2%.
D’altra parte, il Copom ha reso esplicita la sua intenzione di non aumentare il tasso di base fino a quando l’inflazione dei prezzi non si avvicina verso il 4%, punto medio del target range 2,5-​​5,5%.

Il Copom ha definito due scenari che aumenterebbero il livello dei tassi di interesse. Il primo nel caso in cui il Governo aumenterà la spesa, provocando un cambiamento nel mantenimento dell’attuale regime fiscale. Il secondo se le aspettative di inflazione a lungo termine cambieranno drasticamente.

Nel frattempo il cambio USDBRL – che a maggio ha fissato il nuovo massimo storico a 5,99 – sembra aver trovato un ostacolo alla sua discesa sul 38.2 Fibonacci (su quota 5.271) costruito proprio sul movimento discendente in atto tra metà maggio e inizio giugno (fonte grafica ).

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La valuta brasiliana nell’ultimo mese ha rosicchiato oltre 3 punti percentuale al biglietto verde, ma siamo ancora lontani dai minimi annuali toccati sotto quota 5,00 a metà anno.

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