La speranza di una ripresa robusta e senza intoppi si è spenta di fronte alle dichiarazioni della FED (ieri) e BCE (oggi), penalizzando la marcia dei listini azionari e la propensione al rischio.
Entrambi gli istituti centrali hanno fatto capire che la diffusione del coronavirus comporta ancora rischi considerevoli per l’andamento dell’economia nel medio termine. Un monito che poi è stato reso ancora più forte dal dato sui sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, tornati sopra quota un milione.
Negativa Piazza Affari
A Piazza Affari il ha così chiuso in calo dell’1,44% a 19.766,96 punti, allungando così la striscia di sedute in territorio negativo.
I comparti peggiori a Milano sono stati materie prime (-2,18%), petrolio (-2,01%) e costruzioni (-1,94%).
Malissimo Atlantia, che segna -3,37% dopo che la ministra Paola De Micheli ha ribadito che per la cessione della quota Aspi il Governo pretende il rispetto degli accordi del 14 luglio, sottolineando inoltre che il lavoro di Cdp sulla vendita terminera’ nei prossimi giorni.
Sotto pressione CNH Industrial, che accusa un calo del 2,64%.
Male tutto il comparto bancario (-2,22 Banco Bpm), mentre si sono salvati dalle vendite solo i farmaceutici (Diasorin +0,43%).
Le altre Borse
Profondo rosso per Londra, in discesa dell’1,61%, rosso pesante anche per Madrid in calo dell’1,42%. Parigi va in flessione dell’1,33%, mentre il scivola dell’1,28%.
Wall Street intanto chiude in territorio positivo. Lo segna +0,32%, il fa +0,17% mentre il registra un progresso di 1,06%.
