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FED, le minute evidenziano grande “preoccupazione”. Il dollaro USD si rafforza

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Il FOMC teme che l'attuale crisi sanitaria porrà “rischi considerevoli” per le prospettive economiche generali nel medio termine

Le minute della riunione di luglio del Federal Open Market Committee (FOMC), l’organo di politica monetaria della FED, evidenziano una forte preoccupazione che la pandemia possa “pesare pesantemente” sull’economia, sul mercato del lavoro e sull’inflazione.
Tutto questo potrebbe spingere la banca centrale americana a mantenere i suoi sforzi di stimolo fino a quando il paese non si riprenderà. L’approccio accomodante della Federal Reserve rimarrà quindi assai sostenuto per molto tempo, forse più a lungo di quanto si aspettavano i mercati fino a poco tempo fa.

Il FOMC teme che l’attuale crisi sanitaria porrà “rischi considerevoli” per le prospettive economiche generali nel medio termine, e per questo i tassi di interesse devo rimanere nella fascia obiettivo dello 0% e dello 0,25%. Nessuno dei membri ha dissentito dalle decisioni prese durante la riunione del 28 e 29 luglio.

La pubblicazione delle minute FED ha dato ulteriore sostegno al dollaro USA, che anche prima però aveva marciato al rialzo.
Il , che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di valute, ha registrato un rally sulla notizia poiché gli investitori si sono riversati sul biglietto verde nella sua veste di bene rifugio. Se nelle ultime settimane le mosse della Fed hanno contribuito a portare gli asset più rischiosi ai massimi storici, adesso la paura che queste mosse possano essere protratte moto a lungo ha portato ad un effetto contrario sui mercati.
L’indice è salito fino verso i 93 (è precipitato di circa il 7% negli ultimi tre mesi).

La coppia è scesa verso 1,184, ritirandosi dal massimo di 27 mesi toccato ieri. Tuttavia, malgrado lo slittamento sia stato piuttosto brusco, non è ancora sufficiente per indicare un’inversione di tendenza nell’inclinazione negativa del dollaro.

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