I dati positivi sull’inflazione britannica hanno dato uno slancio, sia pure temporaneo, alla sterlina. La valuta britannica ha aggiornato i massimi plurimensili contro il dollaro USD, prima di invertire la rotta nel pomeriggio.
L’Office for National Statistics ha pubblicato il rapporto sui prezzi di luglio.
L’inflazione complessiva è aumentata dello 0,4%, battendo le stime degli analisti che prevedevano un calo dello 0,1%, traducendosi in un 1% annualizzato rispetto allo 0,6% previsto.
Anche l’indice dei prezzi al dettaglio, che a luglio si è attestato allo 0,5% rispetto alle stime di consenso dello 0,1%, ha rafforzato la sterlina.
Meno lusinghiero il rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione, con alcune cifre hanno mancato le aspettative.
La coppia GBPUSD ha così raggiunto nuovi massimi di 8 mesi contro il biglietto su 1,326. In seguito ha perduto i suoi guadagni, anche per via delle prese di profitto dopo il massiccio rally che era già cominciato ieri, quindi prima ancora che i dati dell’IPC fossero rilasciati (fonte grafica broker ).
E’ interessante notare come si stia verificando un pullback dopo l’uscita della coppia da un pattern bandiera (flag).
La performance della coppia è stata supportata anche dalla debolezza complessiva del biglietto verde, come tracciato dall’indice del dollaro USA, che oggi ha toccato un minimo di 92,15 prima di invertire la marcia e andare al rialzo.