Comincia con il segno positivo la settimana delle Borse europee, malgrado la frenata del settore tecnologico che sconta il clima teso tra Stati Uniti e Cina, con possibili conseguenze soprattutto sui business più innovativi. Una spinta è arrivata però dai dati cinesi sull’inflazione, aumentata del 2,7% e in modo superiore alle attese.
In una giornata caratterizzata da un calo degli scambi, con gli operatori entrati sempre più in clima vacanziero, Piazza Affari ha segnato un rialzo dello 0,69% nell’indice , terminando a 19.651,57 punti.
Sul listino milanese brillano i comparti petrolio (+1,90%), materie prime (+1,80%) e costruzioni (+1,56%). Male invece i comparti viaggi e intrattenimento (-2,98%), sanitario (-1,95%) e tecnologia (-1,32%).
Bel balzo di Unipol (+5%) dopo la semestrale di venerdì e la conferma sulla volontà di distribuire il dividendo sugli utili 2019 e 2020.
Bene anche Cnh Industrial (+4,21%) e Leonardo. Viaggiano forte anche i titoli oil: +2,31% Eni e +1,81% Tenaris, ma la migliore è Saipem con +3,53%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su DiaSorin, che ha terminato le contrattazioni a -3,66%.
Fuori dal listino principale, sulla Juventus si abbatte un’ondata di vendite dopo l’eliminazione dalla Champions League e il cambio di allenatore. Ancora peggio fa la AsRoma (-31%) visto che il passaggio di controllo da Pallotta a Friedkin avverrà a valori per azione molto bassi e il mercato si aspetta un’opa poco allettante.
Le altre Borse
Madrid è la maglia rosa d’Europa, con +1,49%. Seduta all’insegna dell’incertezza per Francoforte (+0,1%). Parigi che porta a casa +0,41%. Piccolo passo in avanti per Londra, che mostra un progresso dello 0,31%.
Nel frattempo Wall Street chiude contrastata. Lo segna +0.27%, il aggiunge un discreto 1.30% mentre il fa-0.39%.
