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Milano tonica (+1,21%), le altre Borse chiudono in ordine sparso

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A Milano spicca Intesa Sanpaolo, che balza del 5% nel giorno della semestrale tra scambi molto vivaci

E’ stato un martedì proficuo per la Borsa di Milano, che fa meglio degli altri listini europei e porta a casa un guadagno di 1,21%, grazie soprattutto allo strappo di titoli del calibro di Intesa San Paolo e Tim.
Per il resto è stata una giornata nervosa, a causa del riemergere di tensioni fra USA e Cina, e focalizzata anche sui risultati trimestrali di molti big europei.

A Piazza Affari il termina la sessione a 19.613,95 punti. Viaggiano forte i comparti media (+3,82%), telecomunicazioni (+3,24%) e bancario (+3,20%). Fra i peggiori settori quello sanitario (-2,96%), chimico (-0,81%) ed alimentare (-0,55%).
A Milano spicca Intesa Sanpaolo, che balza del 5% nel giorno della semestrale tra scambi molto vivaci: sono passati di mano 190 milioni di pezzi a fronte di una media delle ultime trenta sedute di 116,7 milioni di titoli.

Forte balzo anche di Tim (6,28%), aspettando i conti del primo semestre dell’anno.
Acquisti su Unipol, che vanta un incremento del 4,91%. Effervescente Leonardo, con un progresso del 4,80%. Molto male invece DiaSorin, che segna -4,12%.

Le altre Borse

Per quanto riguarda le altre piazze Europee, viaggia sotto la parità Francoforte, col in calo dello 0,36%. Seduta all’insegna dell’incertezza per Londra (+0,05%); Madrid, in aumento dello 0,67%. A Parigi il Cac40 è salito di 0,28%.
La Borsa Usa, dopo l’andamento al rialzo di ieri con il Nasdaq che ha toccato nuovi record, viaggia col freno tirato per via dello stallo al Congresso sui nuovi stimoli all’economia. Lo segna 0.36%, il +0.62% mentre per il chiude con +0.35%.

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