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Colpo di coda del DOLLARO. Il cambio Eur-Usd passa da 1.190 a 1.176 e poi risale

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Il rimbalzo del rendimento dei titoli USA favorisce la ripresa del biglietto verde su tutta la linea

Colpo di coda finale per il dollaro, che nel pomeriggio di venerdì rimbalza dopo giorni opachi e senza verve. La spinta al biglietto verde è arrivata da qualche dato incoraggiante relativo ai consumi (malgrado rimaniamo ancora sotto il livello pre-pandemico)e da un rimbalzo dei rendimenti dei Treasuries.

Sul biglietto verde continuano però ad aleggiare diversi spettri, a cominciare dal continuo aumento dei casi di coronavirus negli Stati Uniti, che potrebbe rallentare la ripresa economica. La fiducia nel dollaro è stata ulteriormente minata dopo che Trump ha sollevato la possibilità di ritardare le elezioni presidenziali del 3 novembre. Inoltre gli ultimi dati sul PIL hanno mostrato una contrazione record del 32,9%.

Il era sceso a 92.53 – minimo da maggio 2018 – per poi recuperare a 93,03. Complessivamente la perdita del biglietto verde rispetto alle altre valuta principali è di circa il 4% a luglio, il che rappresenta il più grande calo mensile da settembre 2010 (peraltro la maggior parte del calo si è concretizzata negli ultimi 10 giorni, quando nuovi casi di coronavirus sono aumentati in diversi stati degli Stati Uniti).

Dopo aver toccato quota 1,190 in giornata, il cambio ha fatto dietrofront scendendo anche a 1,176, prima di risalire leggermente.
A incidere sono i dati contraddittori sullo stato dell’economia della zona euro, che ha registrato la contrazione più profonda mai vista nel secondo trimestre, mentre l’inflazione è cresciuta inaspettatamente a luglio.

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