L’oro continua a crescere, tocca i massimi di 9 anni e adesso si avvicina sempre di più ai 1900 dollari l’oncia. Da inizio anno il gold metal ha avuto un rialzo di circa il 25%, spinto da un clima di incertezza globale che ha premiato il bene rifugio per eccellenza.
La violenta crisi generata dalla pandemia di coronavirus e le prospettive incerte di ripresa ha spinto gli investitori a diversificare ed immunizzare i portafogli. Inoltre le politiche fortemente espansive – e proiettate a lungo – delle banche centrali, costituisce un altro fattore rialzista per l’, visto che i rendimenti dei bond sono caduti praticamente a zero o sotto. Il decennale americano offre poco pi dello 0,5%, a fronte di un’aspettativa d’inflazione quinquennale dell’1,40% negli USA. In sostanza, il rendimento reale del Treasury a 10 anni è negativo, spronando il mercato a cercare alternative più appetibili, oltre che ritenute “sicure”.
Un altro fattore positivo per l’ è l’indebolimento del dollaro, che rende meno caro il metallo giallo per gli acquirenti non americani.
Come se non bastasse, a rendere il terreno ancora più fertile per il metallo prezioso sono le rinnovate tensioni geopolitiche tra USA e Cina hanno rialimentato i timori del mercato.
Non stupisce quindi che in questo ambiente così favorevole, le quotazioni dell’ si stiano spingendo verso l’alto ormai continuamente da mesi. Peraltro le prospettive rimangono solide, in un contesto di tassi di interesse sotto zero e stimoli economici miliardari.
