Per il secondo mese di fila, la CBRT ha mantenuto immutato il costo del denaro. La banca centrale turca ha infatti confermato i tassi di interesse all’8,25% (tasso repo a una settimana). L’istituto centrale ha ritoccato il tasso ben quattro volte quest’anno, l’ultima a maggio di 50 punti base.
Il comitato di politica monetaria guidato dal governatore Murat Uysal, ha evidenziato che la ripresa economica procede bene, e che il processo di disinflazione prolungato è un fattore chiave per avere una ripresa ancora migliore.
Per questo vanno tenuto d’occhio i costi unitari, che sono cresciuti con la pandemia ed hanno portato ad un aumento delle tendenze degli indicatori di inflazione core. Tuttavia, la convinzione è che gli effetti disinflazionistici guidati dalla domanda diventeranno più diffusi nella seconda metà dell’anno.
Il comitato ha ribadito che continuerà a utilizzare tutti gli strumenti disponibili nel perseguimento degli obiettivi di stabilità dei prezzi e stabilità finanziaria. Settimana scorsa la banca centrale aveva ridotto i coefficienti di riserva forex di 500 punti base per le banche che soddisfacevano le reali condizioni di crescita del credito e sono stati rilasciati $ 5,1 miliardi di liquidità.
Sul mercato valutario, la Lira turca continua a perdere quota nei confronti dell’euro.
Nelle ultime 8 settimane soltanto una volta il suo bilancio contro la valuta UE è stato positivo, per il resto ha sempre perso terreno (come sta accadendo questa settimana).
Il cambio EURTRY si sta avvicinando ai massimi di due anni verso la soglia psicologica di 8,00 (fonte grafica broker )
Il cambio con il dollaro invece continua a muoversi in uno stretto range tra 6,77 e 6,87, dove sta oscillando da oltre un mese.
