I dati commerciali in arrivo dalla Cina e la ripresa della fiducia delle imprese dà una spinta al dollaro australiano, che si riavvicina alla soglia di 0,70 contro il collega USD.
Il primo slancio all’AUD glielo ha dato Pechino, che ha riportato un forte aumento delle esportazioni e delle importazioni dall’Australia (suo più grande partner commerciale). In special modo sono cresciute le importazioni cinesi di minerale di ferro del 16,8%. Si tratta del più grande aumento percentuale da ottobre 2017. Il minerale di ferro è una delle maggiori esportazioni australiane.
Inoltre un sondaggio della National Australia Bank ha evidenziato una robusta ripresa della fiducia delle imprese a giugno, da -20 a +1. Anche l’indice delle condizioni commerciali è migliorato, passando da -24 a -7 nello stesso periodo, guidato da significativi aumenti delle sottocomponenti commerciali, di redditività e di occupazione e da un ampio miglioramento in tutti i settori.
Il cambio AUDUSD ha guadagnato terreno, arrivando alla soglia di 0,70. La coppia si sta agitando attorno alla media mobile 200 e soprattutto sta testando il lato superiore del triangolo in formazione da giugno (fonte grafica broker ).
Tuttavia le crescenti tensioni geopolitiche tra USA e Cina sul Mar Cinese Meridionale hanno pesato sul sentimento del mercato e non hanno permesso all’AUD di capitalizzare sui dati ottimistici.
Riguardo agli altri cambi, l’EurAud sale a 1,6359 (+0,16%), mentre il dollaro australiano guadagna terreno contro Dollaro Canadese (AudCad +0,42%) e Neozelandese (AudNzd +0,63%).
