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Dollaro in altalena in balia dell’umore del rischio. EURUSD verso 1,135

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A rilanciare l'ottimismo riguardo una ripresa a V dell'economia è stato Larry Kudlow, consigliere della Casa Bianca

Il dollaro continua a muoversi come un elastico, stirato o contratto a seconda dell’appetito al rischio degli investitori. In una giornata che non prevedeva importanti rilasci macro negli Stati Uniti o in Europa, i mercati si sono mossi principalmente su dinamiche interne e sulle situaziona dei contagi da Covid.

Nella prima fase della giornata, il biglietto verde ha marciato in linea con gli altri beni rifugio, sostenuto dai numeri crescenti di contagi da coronavirus in alcuni Paesi del mondo. A cominciare proprio dagli Usa, dove il numero dei positivi ha superato quota 3 milioni facendo temere per la capacità ricettiva degli ospedali.
Martedì gli Stati Uniti hanno riportato oltre 60.000 nuovi casi Covid-19, nuovo record giornaliero. Ad alimentare il sentimento di avversione al rischio sono state anche le preoccupazioni espresse da alcuni esponenti Fed per le ripercussioni del Covid sull’economia.

Il cambio si era così avvicinato verso 1,125.
Lo scenario è cambiato nel pomeriggio, quando c’è stata una inversione di tendenza nei mercati azionari statunitensi, che ha smorzato l’appeal del biglietto verde come bene rifugio.
A rilanciare l’ottimismo riguardo una ripresa a V dell’economia è stato Larry Kudlow, consigliere della Casa Bianca, secondo il quale tutti i dati macroeconomici punterebbero verso una ripresa decisa. Wall street ha così marciato al rialzo, mentre il dollaro è scivolato.

Il non è riuscito a riguadagnare la barriera 97, cadendo a 96.5.
La coppia ha varcato quota 1,13 toccando anche un massimo oltre 1,135.

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