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Euro sprint, il dollaro affanna. EUR-USD arriva a 1,134 poi rientra

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Il clima di propensione al rischio penalizza il dollaro, nonostante i dati macro incoraggianti del pomeriggio

Il generale clima di appetito al rischio e alcuni dati macro, spingono i tori dell’euro in questo avvio di settimana. La valuta unica sprinta contro il dollaro (), che accusa una certa debolezza rispetto a tutte le valute principali.

Il robusto rimbalzo dell’economia cinese ha dato il primo slancio all’ottimismo degli investitori.
I dati giunti dalla Eurozona hanno completato il quadro.

Secondo Eurostat infatti, i consumatori della zona euro sono tornati a fare compere, visto che c’è stata una forte ripresa delle vendite dopo i cali record archiviati a marzo e ad aprile. La crescita è stata del 17,8% a maggio su base mensile, il rialzo più importante dall’inizio della serie per la zona euro, dal 1999. L’incremento è andato oltre le stime del mercato (15%).
Il confronto anno su anno evidenzia però ancora un calo (-5,1% a maggio), a sottolineare che la ripresa non ha ancora terminato il suo percorso.

Questi dati avevano spinto l’ verso 1,134 dollari, ai massimi da due settimane. A questo livello c’è il 78.6 Fibonacci, il cui test è in corso da inizio giugno (fonte grafica ).

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Soltanto nel pomeriggio il dollaro ha recuperato parte delle perdite ( a 1,31), grazie ai dati Markit PMI composito e quelli sul terziario, che sono arrivati ​​rispettivamente a 47,9 e 47,9 a giugno. Successivamente, l’ISM Non-Manufacturing è finalmente tornato nel territorio di espansione (> 50) dopo il forte calo registrato ad aprile (41,8).

Rispetto a un paniere di valute principali, il dollaro è comunque in calo. Il Dollar Index scende infatti sui minimi di 2 settimane vicino a 96,60, estendendo il calo della scorsa settimana.
Il forte sentimento di rischio mette il dollaro sotto pressione, che paga anche i timori legati alla forte diffusione del COVID-19 negli Stati Uniti.

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