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La BCE incrementa il sostegno del piano PEPP. Euro ancora in crescita sul dollaro

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Il Pandemic emergency purchase programme è stato infatti portato dall'iniziale ammontare di 750 miliardi di euro a 1.350 miliardi

I mercati erano sicuri che la BCE avrebbe messo altre munizioni nel suo bazooka, e così è stato. Il consiglio di politica monetaria ha infatti confermato il costo del denaro sugli attuali minimi (tasso di rifinanziamento principale allo 0%, sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%), ma ha deciso di aumentare – come dimensioni e intervallo temporale – il programma degli acquisti Pepp.

Il Pandemic emergency purchase programme è stato infatti portato dall’iniziale ammontare di 750 miliardi di euro a quasi al doppio: 1.350 miliardi. L’incremento di 600 miliardi supera le previsioni, che si fermavano a 500 miliardi di euro.

Inoltre gli acquisti proseguiranno inoltre per lo meno fino alla fine di giugno dell’anno prossimo. La Eurotower ha inoltre stabilito che verranno reinvestiti i proventi del programma per lo meno fino alla fine del 2022.

La decisione della BCE ha provocato un sussulto nell’euro, che ha marciato fino a 1,270 contro il dollaro USD (), avvicinandosi verso il 78.6 Fibonacci costruito sul movimento ribassista di marzo, ed aggiornando i massimi di 3 mesi (fonte grafica broker XTB).

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A frenare lo slancio della valuta unica, sono state le dichiarazioni della presidente Christine Lagarde, che ha comunicato un drastico taglio alle stime di crescita per l’Eurozona quest’anno, portando il Pil 2020 a -8,7%. Inoltre la BCE parla di due scenari alternativi a questo, uno più ottimistico, l’altro addirittura peggiore. L’Eurotower si attende un rimbalzo dell’economia nel terzo trimestre, ma la sua entità resta molto incerta.

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