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Borse UE toniche sul “Recovery Fund”. Ma Milano è tiepida: FTSE Mib +0,28%

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Sul listino principale volano i bancari, galvanizzati dal piano di sostegno UE e dal calo sui minimi da inizio mese dello spread (191,1 punti)

Nel giorno in cui la UE decide di proporre un Recovery fund da 750 miliardi, la Borsa di Milano è quella che festeggia di meno. A Piazza Affari il chiude infatti con un rialzo soft (+0,28%), mentre gli altri listini europei viaggiano spediti.
A zavorrare il listino milanese, che pure era giunto a guadagnare il 2%, è la solita doccia fredda che arriva dai Paesi nordeuropei, pronti a ostacolare il piano UE (le cui trattative si preannunciano lunghe).
Nel complesso però, sui mercati regge il clima di fiducia degli investitori su una ripresa economica più rapida del previsto.

La giornata di Milano

A Piazza Affari il sale dello 0,28% toccando quota 17.910,25 punti.
Sul listino principale volano i bancari, galvanizzati dal piano di sostegno dell’economia e dal calo sui minimi da inizio mese dello spread (191,1 punti). UniCredit (+4,7%), Mediobanca (+4,09%) e Intesa (+2,48%), che ha approvato il prestito da 6,3 miliardi garantiti dallo Stato. Bene anche Bper.

Rialzi anche per Atlantia (+3,7%) e Fca (+2,8%). In luce anche Cnh (+3,76%), Eni (+2,13%), nonostante il calo del greggio. In coda al listino c’è Nexi (-7,84%). A penalizzare le azioni della società italiana, salite negli ultimi 12 mesi di ben 70 punti percentuali, è la notizia che il veicolo Mercury UK ha venduto una partecipazione dell’8,8% della società di pagamenti. Scivolone di Diasorin (-12,18%), congelata anche al ribasso, dopo numerose sedute in crescita, sull’onda lunga del giudizio degli analisti di Jefferies.

Il resto d’Europa

Nel resto d’Europa brillano tutti. Parigi ha guadagnato l’1,79% a 4.688 punti, a Francoforte il sale dell’1,33% a 11.657 punti e Londra l’1,29% a 6.146 punti.
Giornata positiva anche per Wall street, che parte debole ma poi recupera. Lo chiude in rialzo dell’1,5, 0,8%, +2,2%.

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