Dopo aver tentato diverse volte – senza successo – l’assalto a quota 10mila dollari, il sta vivendo la fase più difficile del post-halving.
Negli ultimi 7 giorni la regina delle crypto ha perso circa il 10% del suo valore, peggio di qualunque altra valuta digitale della Top20.
Le quotazioni sono così precipitate sotto la soglia dei 9.000 e negli ultimi giorni il prezzo ha registrato sei massimi decrescenti consecutivi. Questa circostanza evidenzia l’incapacità dei “tori” di dare slancio al mercato.
Il prezzo di è così passato in breve tempo dai test alla resistenza verso la soglia psicologica di 10mila, alla difesa del supporto sul livello 8.500$, dove c’è il 50% Fibonacci costruito sul movimento da dicembre 2018 a giugno 2019 (fonte grafica broker ).
Al di sotto di tale livello, il prezzo di potrebbe scendere a 8.400. Nel frattempo i dati evidenziano che i miner continuano a vendere più monete di quante ne producano.
Il quadro insomma non è dei migliori.
Analogamente a quanto accade per Bitcoin, diverse altre altcoin si sono avvicinati a supporti rilevanti. Ethereum ad esempio è giunto a 192, prima di rimbalzare nuovamente oltre i 200 (-4% settimanale).
Anche Il prezzo di XRP ha testato la zona di supporto di 195, prima infranta e poi recuperata. Stesso discorso per Litecoin, in forte calo con rottura del supporto a 43,20.
Volendo allargare il panorama, tra le prime 20 valute digitali soltanto Tezos negli ultimi 7 giorni è riuscita a tenersi a galla, con un bilancio leggermente positivo. Ethereum Classic invece è in sostanziale parità. Il resto del settore si muove invece seguendo la sua leader, in ribasso.