Chiudono in ribasso Milano e gli altri principali listini europei, in scia ai movimenti fiacchi di Wall Street e sulla preoccupazioni per l’impatto di lungo termine del coronavirus sull’economia. Pesa inoltre la tensione USA-Cina, complice Donald Trump che su Twitter si è scagliato contro la “disinformazione e gli attacchi propagandistici portati avanti contro gli Usa e l’Europa” da parte della Cina.
Milano giù
Si è mossa in territorio negativo Milano, in ribasso dello 0,73%. Il archivia la giornata a 17.087,06 punti, ma almeno conserva la soglia psicologica di supporto.
Non basta la giornata positiva di Enel, titolo di maggior peso di tutto il listino milanese, che è balzato del 1,25%.
In cima alla classifica dei titoli più importanti troviamo Nexi (+7,68%).
I settori che hanno performato meglio sono stati chimico (+2,37%), costruzioni (+1,23%) e servizi finanziari (+0,90%). Negativi invece materie prime (-4,86%), immobiliare (-2,87%) e assicurativo (-2,44%).
Per i bancari la seduta è stata negativa con nuovi minimi storici per Bper e Banco Bpm. La peggiore è proprio Banco Bpm -3,38%, seguita da Ubi Banca 2,46% e Bper Banca -1,90%. In calo anche Finecobank 1,04%, Unicredit 1,23%, Intesa Sanpaolo 1,18% e Mediobanca 1,40%, Monte Paschi -1,36%. Molto male i titoli energetici. Tenais -4,92%, Saipem -3,94%, Maire Tecnimont -3,78% ed ENI -2,46%.
Le altre Borse
Nel resto d’Europa scia di segni rossi. A Francoforte il scende dell’1,41%, Londra segna un -0,86%, Parigi perde l’1,15%.
Intanto a Wall Street scivola sulle nuove tensioni tra USA e Cina. Il cede lo 0,41%, lo arretra dello 0,78% e il perde lo 0,97%.
