La Fed manterrà i tassi vicini allo zero fino a quando l’economia americana non sarà in via di guarigione. E’ quanto emerge dai verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della banca centrale Usa, tenutosi il 28 e 29 aprile.
Secondo il verbale, i funzionari della Federal Reserve hanno convenuto che le loro recenti misure sono state “essenziali per contribuire a ridurre i rischi al ribasso delle prospettive economiche”.
Hanno inoltre ribadito il loro impegno a mantenere i tassi di interesse vicini allo zero, fino a quando non ci sarà la certezza che l’economia degli Stati Uniti sia in procinto di riprendersi.
Dai verbali emerge anche la posizione di alcuni membri del Fomc, secondo i quali l’attuale pandemia di coronavirus potrebbe avere nuove ondate di contagi, e non solo fermerà l’attività a breve termine ma pone “rischi notevoli” a medio termine. Ricordiamo che più di 36 milioni di lavoratori statunitensi hanno presentato domanda di assicurazione di disoccupazione da metà marzo, quando gli Stati hanno iniziato a emettere ordini di lockdown per frenare la diffusione del coronavirus.
Anche se la situazione è seria, nel meeting non vi è stata discussione sui tassi di interesse negativi, un approccio controverso sostenuto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e in uso in Europa e in Giappone, ma visto dai banchieri centrali statunitensi come rischioso e inefficace.
Sul fronte valutario, il dollaro ha perso quota nei confronti dell’euro prima della lettura delle minute, e il cambio si aggira attorno alla soglia psicologica di resistenza d 1,10, sui massimi da inizio maggio.
