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Dollaro tiepido, sui mercati c’è propensione al rischio. Volano le commodity currencies (NOK, AUD, NZD)

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Il capo della FED Jerome Powell ha preannunciato misure di sostegno a imprese e consumatori per ancora tre/sei mesi

Sui mercati prevale un clima di ottimismo alimentato dalle dichiarazioni di Powell (FED), dalla ripresa in molti paesi dell’attività economica e dal forte balzo del petrolio (il WTI vola oltre quota 30).
Il dollaro ne risente, muovendosi in modo blando.

Particolare attenzione meritano le parole di Jerome Powell, capo della Federal Reserve, che in un’intervista a CNBC ha spiegato come sia prioritario contrastare gli effetti della pandemia, aumentando spesa pubblica e misure di sostegno a imprese e consumatori per ancora tre/sei mesi (di questo sta beneficiando l’oro, molto sensibile alle misure di stimolo).
Nel frattempo, il graduale allentamento dei lockdown ha dato speranza ai mercati globali, nonostante i segnali di nuove tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina.

Il Dollar Index, che ha registrato guadagni di circa lo 0,6% la scorsa settimana, sta perdendo quota riavvicinandosi alla soglia dei 100. Si è inoltre allontanato dal limite superiore del pattern triangolo (fonte grafica broker ).

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Il biglietto verde cede terreno all’euro (EURUSD), ma rimaniamo verso quota 1,082, ovvero nella zona in cui transita il 23.6 Fibonacci (costruito sul forte movimento ribassista di marzo).
Quest’area continua a caratterizzarsi come solida resistenza.

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La ripresa delle attività economiche dopo il lungo lockdown, dà sostegno alle valute legate alle materie prime, che beneficiano anche del forte balzo del petrolio. Soprattutto la corona norvegese (UsdNok a 10,11, -1,17%), il dollaro neozelandese (NzdUsd a 0,601, +1,3%) e quello australiano (AudUsd a 0,6483, +1,09%).

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