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Borse giù sulle scintille USA-Cina: l’Europa brucia 195miliardi. DAX respinto dal Fib50

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Nel giorno in cui l'Italia comincia la FaseDue, il Ftse Mib ha chiuso oggi con un calo del 3,7% a quota 17.035 punti

La tensione geopolitica tra USA e Cina spinge i listini azionari europei in netto ribasso. Una discesa che viene aggravata dall’umore negativo di Wall Street (che però in seguito s’è ripresa), complici anche delle trimestrali non convincenti.

Tonfo del FTSE Mib

Nel giorno in cui l’Italia comincia la FaseDue, il Ftse Mib ha chiuso oggi con un calo del 3,7% a quota 17.035 punti (FTSE Italia All-Share a -3,46%, il FTSE Italia Mid Cap a -1,88%, il FTSE Italia STAR a -1,86%). Per un soffio quindi l’indice milanese – che aveva aperto con un Gap Down – è riuscito a conservare la soglia dei 17mila punti, ma in un sol colpo ha bruciato una grossa fetta dei guadagni accumulati settimana scorsa.

Tra le banche calo del 5,62% per Unicredit che ha accelerato al ribasso sul finale riportandosi a ridosso dei minimi storici all’inizio della settimana che porterà alla diffusione dei conti del primo trimestre (7 maggio).
Forti ribassi per gli industriali, proprio per il ritorno delle tensioni tra USA e Cina: FCA in rosso di 5,64%, mentre CNH è il peggior performer del Ftse Mib con -7,56%. Tonfo anche per Atlantia (-6,39%), che paga le difficoltà della trattativa col Governo per evitare la revoca della concessione autostradale.
Fincantieri (+11,47%) si è mossa in controtendenza grazie alla commessa da 800 milioni di dollari arrivata dalla Difesa statunitense.

Petroliferi sotto pressione nonostante il recupero del greggio. Ha penalizzato il comparto l’annuncio di Royal Dutch Shell (giovedì scorso) di tagliare il dividendo per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale per fare fronte alla crisi indotta dall’epidemia del Coronavirus, che pone incertezze sulle cedole anche delle altre oil companies.

Le altre Borse

Tutti i mercati azionari europei sono andati in forte ribasso, bruciando 195 miliardi di euro di capitalizzazione. L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini europei, segna un -2,65%. Parigi cala del 4,2%. Londra contiene le perdite (-0,2%) mentre Francoforte cala del 3,6%.

Il DAX, che era riuscito a salire fino al 50 Fibonacci sul finire della scorsa settimana, ne è stato respinto con forza ed ha aperto la settimana con un grosso gap ribassista, che poi non è riuscito a colmare (fonte grafica ).

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Dopo un avvio incerto, Wall Street strappa al rialzo. A conclusione della giornata di scambi, infatti, il Nasdaq Composite ha guadagnato l’1,23% a 8.710,71 punti, mentre il Dow Jones non è andato oltre un +0,11% a 23.749,76 punti. Semaforo verde a fine giornata pure per l’S&P 500, +0,42% a 2.842,74 punti.

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